Assegno Unico: in questo modo puoi far lievitare notevolmente l’importo mensile

Esiste un valido trucchetto che consente di ricevere un Assegno Unico più ricco. Vediamo in cosa consiste e da chi può essere utilizzato.

L’Assegno Unico e Universale per figli a carico è la misura che dal 1° marzo 2022 ha sostituito la maggior parte dei Bonus e delle detrazioni legati ai figli.

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Si può aumentare l’importo dell’Assegno Unico e Universale (loudermusic.it)

Spetta a tutti i nuclei familiari con figli a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del ventunesimo anno di età ed è compatibile con molti altri sussidi, come l’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Non è, inoltre, legato all’ISEE perché spetta a tutte le famiglie. Il requisito reddituale serve solo per determinare l’importo spettante, ma non costituisce requisito di accesso all’agevolazione.

Non tutti, però, sono a conoscenza di un metodo, legato proprio all’ISEE, che permette di aumentare l’importo dell’Assegno Unico. Scopriamo di cosa si tratta.

Aumentare l’importo dell’Assegno Unico è davvero semplice con questo trucco

L’ISEE non è richiesto per beneficiare dell’Assegno Unico e Universale per figli a carico, ma è determinante per stabilire la cifra erogabile.

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Il trucco per aumentare l’Assegno Unico (loudermusic.it)

Se, infatti, non si presenta la certificazione o si possiede un reddito superiore a 45.574,96 euro, si ha diritto alla somma minima che, per il 2024, ammonta a 57 euro per ciascun figlio minorenne. Al contrario, se il valore ISEE non supera i 17.009,61 euro si riceve l’importo massimo, pari a 199,40 euro al mese, che può ulteriormente salire grazie alle maggiorazioni, riconosciute in casi eccezionali (ad esempio, alle famiglie numerose o in cui ci sono figli disabili).

La cifra dell’Assegno Unico e Universale, quindi, non è uguale per tutti ma cambia a seconda dell’ISEE. Per questo motivo, è sempre opportuno richiederlo e presentarlo, per evitare di perdere somme spettanti.

Ma cosa succede se, nel corso dell’anno di riferimento, dovesse esserci una variazione patrimoniale, tale da incidere negativamente sulla prestazione spettante? Questa problematica può essere facilmente risolta tramite il cd. ISEE corrente.

È la documentazione che fotografa la condizione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare negli ultimi 12 mesi o negli ultimi 2 mesi. L’ISEE corrente è, dunque, fondamentale nel caso in cui si subiscano variazioni importanti che si ripercuotono sul diritto alle agevolazioni economiche.

L’ISEE corrente più basso, infatti, porterà al ricalcolo dell’ammontare dell’Assegno Unico e la misura sarà erogata tenendo in considerazione i dati in esso contenuti. Il documento ha una validità di 6 mesi ma può essere rinnovato alla scadenza. In caso di mancato rinnovo, si prenderà di nuovo in considerazione l’ISEE ordinario.

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