Chi scriveva gli immortali capolavori eseguiti dal Re del Rock n’Roll Elvis Presley? La verità arriva dopo anni. Ecco cosa c’è da sapere.
Il processo creativo dietro la nascita di una canzone cambia da artista ad artista. C’è chi, con la volontà di esprimere meglio se stesso, decide di scrivere sia testo che musica di un proprio brano, così da creare un pezzo che rispecchi perfettamente la sua dimensione. C’è invece, chi scrive solo teso o solo musica o, addirittura, si limita a interpretare quanto scritto da altri. Questa potrebbe essere la strada che, al tempo, aveva scelto di intraprendere Elvis Presley.
Elvis “The Pelvis” Presley, il Re indiscusso del Rock n’Roll che negli anni, tra gli anni ’50 e gli anni ’60 del secolo scorso, infiammò prima l’America e poi il mondo, portando un modo di fare musica totalmente innovativo, diventando un’icona di ribellione e stile. Da qualche tempo però, sono venute fuori alcune informazioni finora non note ai più, una su tutte, la vera natura dei suoi brani.
Per molti potrebbe essere un segreto di Pulcinella, ma è ormai cosa nota che Elvis Presley non si occupasse della scrittura dei suoi brani. Potrebbe apparire come qualcosa di molto strano, vista che l’energia che una volta arrivato sul palco, il Re riusciva a trasmettere, creando una perfetta sinergia tra i movimenti, la voce profonda e avvolgente e il fluire dei testi che lo hanno consacrato.
La figura di Elvis è sempre stata ammantata da una certa dose di mistero e quello relativo ai testi è solo un ulteriore tassello di una storia estremamente travagliata. Come sarà noto ai fan più accaniti del personaggio, Elvis aveva un animo sensibile ed era un grande amante delle poesie: gente vicina a lui, riferisce che scrivere poesie era una delle attività con cui si dilettava più amabilmente.
Ma allora cosa gli impediva di dedicarsi attivamente ai testi? Beh, quando si parla di Elvis, se è vero che le risposte certe latitano, è anche vero che le teorie abbondano. Una teoria riguarda la bassa autostima del cantante, che non voleva esporre pezzi di sé al pubblico più di quanto non facesse con le esibizioni; un’altra teoria, molto più semplice, parla di semplice mancanza materiale di tempo.
E dunque chi scriveva i testi? A questa domanda, non c’è una risposta univoca. Si pensa che vi fossero tante entità a lavorare ai testi di Elvis. Come riferisce Red West, suo autista e guardia del corpo, capitava che Elvis gli consegnasse dei fogli con su scritti i titoli delle canzoni, dandogli l’incarico di scrivere un testo coerente. Molto spesso, riferisce Red West, le loro sessioni di brainstorming si concludevano con un nulla di fatto.
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